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Bilocale piazza Bocciarelli 5, Centro, Narni
Bilocale piazza Bocciarelli 5, Centro, Narni Narni, Piazza Bocciarelli
112 000 €
2 435 € per m²
2-camera 46 m²

NO AGENZIE. Delizioso ed esclusivo appartamento sito al piano primo di un'antica torre medievale che sorge su un'antica villa romana. Nel centro geografico d'Italia e nel centro medievale di Narni, attualmente su booking.com con rendita costante e rating 9.0. Finemente ristrutturato con finiture di pregio si propone come investimento e/o prosecuzione dell'attività turistica. Si propone interamente arredato "chiavi in mano" e affittabile ai turisti dal giorno successivo all'acquisto. Dotata di splendido camino e di cucina separata realizzata a mano con maioliche di Vietri e di Deruta. La doccia è scavata nella roccia, così come tutte le nicchie, e ricoperta pietra dopo pietra da un mosaico posato a mano.

Monolocale piazza Bocciarelli, Centro, Narni
Monolocale piazza Bocciarelli, Centro, Narni Narni, Piazza Bocciarelli
120 000 €
2 000 € per m²
60 m²

Narni, centro storico adiacente alla Piazza dei Priori ampio e caratteristico appartamento recentemente ristrutturato con finiture di pregio, di facile accesso, situato al piano terra e tutto su unico livello. La zona intorno a Narni era già abitata nel Paleolitico, come attestano i ritrovamenti in alcune delle grotte di cui è composto il territorio. Intorno all'inizio del primo millennio a.c. popolazioni di cultura appenninica di origine indeoeuropea gli Osco-Umbri si stabilirono nella zona chiamando Nequinum il loro insediamento. Nel 300 a.C. la cittadella rientrò negli interessi di Roma, che la fece assediare con il console Quinto Appuleio Pansa ottenendo tuttavia risultati infruttuosi vista la sua impervia posizione[4]. Ci volle oltre un anno per compiere l'impresa, avvenuta nel 299 a.C. grazie al tradimento di due persone locali che permisero ai Romani l'ingresso tra le mura. Divenne così colonia romana, e centro strategico lungo la via Flaminia. Per punire il sostegno dato ai Galli, e considerando Nequinum di cattivo auspicio (in latino, nequeo significa "non posso", e nequitia significa "inutilità". ), i romani cambiarono il nome della città in latino di Narnia[5][6][7], dal nome del vicino fiume Nar, l'attuale Nera. Non si hanno molte notizie relative a quel periodo, si pensa[8] però che la città potesse aver avuto un ruolo di una certa importanza durante il corso delle prime due guerre puniche. Lungo il fiume Nera, nei pressi della frazione di Stifone, dove anticamente si trovava il porto della città romana, è stato infatti recentemente individuato il sito archeologico di quello che appare come un cantiere navale romano.[9]. Dell'antica navigabilità del fiume Nera si hanno peraltro notizie su Strabone[10] e Tacito[11]. Noto il passo in cui il console Gneo Calpurnio Pisone, nel 19, decise di imbarcarsi a Narni con la moglie Plancina al fine di raggiungere Roma senza destare sospetti. Divenne Municipium nel 90 a.C. Nell'anno 30 d.C. vi nacque Nerva, imperatore romano. Di epoca paleocristiana è la citazione di Narnia ad opera di Tertulliano, nell'Apologeticum, in un elenco di "falsi dei" redatto nel primo secolo, in quanto la città era antica dimora del dio Visidianus (Narnensium Visidianus). Non si conosce con certezza quando la città di Narnia cambiò il suo nome in Narni, ma probabilmente questo avvenne gradualmente nel tempo a partire dal XIII secolo[senza fonte] per poi divenire effettivo dopo la rivoluzione francese[senza fonte], anche se fino alla fine del XIX secolo si trovavano ancora nelle lapidi e negli scritti ufficiali iscrizioni con l'antico nome di Narnia[senza fonte].

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